E’ sempre l’orecchio interno!
Acufeni, vertigini, disfunzioni soggettive dell’equilibrio, ipoacusia neurosensoriale, e fullness / orecchio chiuso (se si esclude l’analogo sintomo da orecchio medio per quest’ultimo disturbo) possono derivare solo da alterazioni a carico del complesso orecchio interno / nervi acustico-vestibolare. Se opportunamente studiato con particolari esami idonei, come io ho fatto per anni su diverse migliaia di casi seguiti (ed ecco perché non ne ho più bisogno) nessun paziente con questi disturbi ha esami perfettamente normali. Il motivo per cui a volte non si trovano queste alterazioni è che non le si sanno cercare, il che porta erroneamente ad attribuire a cause e sedi impossibili l’origine dei sintomi.
Prima di procedere con la lettura, penso sia necessario comprendere com’è fatto e come funziona l’orecchio attraverso questo video:

E’ sempre l’orecchio, ed è sempre l’orecchio interno!
Questa affermazione, che è alla base di tutto il ragionamento che mi ha portato (già da molti anni) a proporre una terapia specifica e a provare SEMPRE a trattare il disturbo quando giudicato effettivamente fastidioso (scorporando le componenti dovute ad ansia e preoccupazione per possibili evoluzioni future), deriva soprattutto dall’aver studiato l’ISTOLOGIA (cellule e tessuti), l’ANATOMIA (com’è fatto) e la FISIOLOGIA (come funziona) del corpo umano, esami dei primi anni di medicina che sono – o dovrebbero essere – la base di ogni attività medico-scientifica. Ragionamento ovviamente confermato da numerosi anni di ricerca e di esami, ma già valido per pura applicazione della logica. Sto forse dicendo che molti medici generici o specialisti fanno affermazioni assurde che possono permettersi di proporre solo grazie all’ “ignoranza” del paziente che hanno di fronte….? Si…purtroppo è davvero così! Basterebbe un banalissimo ragionamento clinico che normalmente viene insegnato durante il corso di laurea per evitare di affermare cose assolutamente inaccettabili circa la sede di origine dei disturbi, deviando il paziente dalla possibilità di un eventuale trattamento idoneo: “In cosa consiste il sintomo? -> Quali organi o parti di organo possono produrlo in base alla loro specificità funzionale? -> Che tipo di alterazioni sono possibili in quell’organo?“. Le diagnosi, in medicina non si ottengono facendo esami a casaccio, ma partendo da supposizioni logiche che richiedono la conoscenza delle basi di Istologia, Anatomia e Fisiologia e Patologia. Molti esami diagnostici oggi ancora proposti per lo studio di questi sintomi (TAC, Doppler, radiografie della cervicale…), sono invece completamente inutili e privi di qualunque logica, sebbene facciano girare… moneta, motivo per cui difficilmente verranno abbandonati. In pratica, si cerca la causa dappertutto, dalla cervicale, che mai e poi mai potrà dare vertigini o acufeni e meno che mai ipoacusia, non avendo alcuna relazione con l’orecchio, all’orecchio medio, dimenticando che l’origine dei sintomi può essere solo l’orecchio interno. E anche quando si arriva a comprendere la sede di origine del problema, l’idrope (la causa più frequente e l’unica trattabile) è la più sottovalutata.
Dott. Andrea La Torre Specialista in Otorinolaringoiatria www.idrope.com